Non puoi fidarti di gente così, di Massimo Calandri
- Gennaio 11, 2023
Venerdì 20 gennaio ore 18.00 a Palazzo Roncale, Massimo Calandri, inviato di Repubblica, racconta il suo libro “Non puoi fidarti di gente così. Storia della squadra di rugby che sfidò l’apartheid” edito da Mondadori.
Anno 1973, il Sudafrica dell’apartheid cerca di rompere il boicottaggio e l’isolamento grazie al rugby, ma le nazionali di tutto il mondo rifiutano l’invito di un Paese razzista. Solo l’Italia accetta, però molti dei convocati rinunciano. Da quel viaggio “proibito” di mezzo secolo fa è nato “Non puoi fidarti di gente così”. In quegli anni il Sudafrica è un paese profondamente razzista che cerca di ignorare la disapprovazione del resto del mondo che la isola, anche nello sport. Il rugby sudafricano, che è un simbolo di quel potere e di quella politica,viene boicottato. Nel quadro delle tensioni degli anni Settanta, solo la Federazione italiana risponde all’invito per un tour estivo di incontri con le squadre sudafricane, considerandolo un’opportunità di crescita tecnica per i propri giocatori.
Dal 13 giugno al 12 luglio 1973 una selezione di giovani rugbisti italiani, di cui 3 rodigini, parte per un tour internazionale in Rhodesia e Sudafrica. La spedizione internazionale segna le esistenze dei giovani giocatori, quasi tutti inesperti, molti dei quali partiti grazie alla rinunce dei titolari. Spostandosi da una città all’altra, la squadra italiana affronta nove partite in meno di un mese – tutte perse tranne una, quella contro i Leopards, la nazionale bantu.
Il libro è un prezioso documento di storia sportiva, Massimo Calandri ha fatto riferimenti all’archivio e alla memoria del grande Luciano Ravagnani – unico giornalista italiano presente nel tour, inviato del Gazzettino -, ma anche ai racconti dei protagonisti, al ricordo di chi visse quell’esperienza in Sudafrica. Il libro è anche un racconto di vita, un racconto emozionante di come quei ragazzi, partiti per coraggio, spirito d’avventura e in certi casi incoscienza, siano diventati uomini in una terra che mai avrebbero immaginato di vedere. Ogni momento di quel viaggio è stato inevitabilmente segnato dall’apartheid che quei giovani vedevano attorno a sé e che cercavano in qualche modo di capire.
Il rugby italiano, in quel tour, unì tutti i sudafricani. A raccontarlo, venerdì 20 gennaio, assieme a Massimo Calandri ci saranno anche nove protagonisti di quell’avventura: il rodigino Angelo Visentin, Luigi Mattarolo, Lelio Lazzarini, Renzo Ganzerla, Nello Francescato, Adriano Fedrigo, Ambrogio Bona, Salvatore Bonetti, Ettore Abbiati.