Rovigo e Milani, un legame senza tempo
- Marzo 15, 2023
Una mostra per riscoprire l’artista e la sua Rovigo.
Era il 15 marzo del 1977, quando Virgilio Milani veniva a mancare. La vicenda dello scultore polesano più importante di tutto il ‘900, viene ripercorsa attraverso la mostra che il 25 marzo inaugura a Palazzo Roncale: “Virgilio Milani e l’Arte del ‘900 in Polesine”, un’occasione per contestualizzare l’essenza creativa dell’artista all’interno dell’ambiente storico artistico dove questa prese vita e si sviluppò, quello rodigino.
Le opere di Virgilio Milani dialogano con la produzione artistica di altri grandi protagonisti dell’arte del ‘900, da un lato, per dare voce a un periodo particolarmente fertile del territorio, dall’altro per rispettare la volontà di Milani, che nel suo testamento chiese di non essere al centro di alcuna personale dopo la sua morte. Così come, in vita, aveva accuratamente evitato ogni tipo di monografia che potesse riguardarlo.
Il suo porsi al di fuori dei grandi circuiti nazionali e internazionali di quell’ epoca scegliendo di rimanere per sempre in Polesine, fanno di Milani un “Gigante schivo” come lo definisce la curatrice Alessia Vedova; un Gigante, la cui fama è stata sicuramente penalizzata dalla sua riservatezza ma che, al tempo stesso – attraverso quest’ultima – ha avuto la possibilità di coltivare un’identità artistica precisa, ancora oggi riconoscibile e amata.
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è visitabile gratuitamente dal 25 marzo al 25 giugno.
Manca pochissimo all’apertura, non mancare!
In copertina: Virgilio Milani nel suo studio, 1976 – Foto di Domenico Russo.