Si alza il sipario sui Teatri Storici del Polesine
- Aprile 20, 2021
Storie infinite, momenti straordinari di grandi debutti e prestigiose prime, di decadenza e resurrezione. Al via la mostra “Quando Gigli, la Callas, Pavarotti… Teatri Storici del Polesine”. Fino al 27 giugno, a Palazzo Roncale.
L’amore di un territorio per l’opera e il balletto, il coinvolgimento di una comunità operosa e appassionata d’arte, la fioritura di teatri preziosi come gioielli, l’emozione di debutti esaltanti come quello di Beniamino Gigli, e di concerti indimenticabili di artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Antonio Cotogni, Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato e Katia Ricciarelli. Poi la crisi economica e il definitivo tramonto di un’epoca d’oro.
È una storia affascinante, fatta di trionfi e di decadenza, quella raccontata da "Quando Gigli, la Callas e Pavarotti… I Teatri storici del Polesine" a Palazzo Roncale fino al 27 giugno.
I magnifici sette
Tra Ottocento e Novecento nel territorio del Polesine nascono una cinquantina di teatri storici, fioriti grazie all’impegno di cittadini che per tenerli in attività non esitarono ad autotassarsi. E proprio perché nati da una “società” di persone presero il nome di Teatri Sociali.
Di questo patrimonio sopravvivono oggi solo sette teatri: il Comunale e il Ferrini di Adria, il Cotogni di Castelmassa, lo Zago di Loreo, il Ballarin di Lendinara, il Sociale di Rovigo e il Balzan di Badia Polesine. La mostra Quando Gigli, la Callas e Pavarotti… I Teatri storici del Polesine ti racconterà le loro vicende, fatte di momenti straordinari e di tragedie, di grandi debutti e prestigiose prime, di decadenza e resurrezione.
Affiche, libretti d’epoca, filmati, scenografie, costumi, le immagini realizzate dal fotografo Giovanni Hänninen e una sorpresa.
Grazie infatti all’innovativo utilizzo della tecnologia che accompagna l’esposizione, entrare a a Palazzo Roncale diventerà uno spettacolo a cui potrai partecipare sia in veste di spettatore che di protagonista.